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Il primo organo con cui entriamo in contatto facendo un massaggio è la pelle che è considerato un organo speciale con il compito di stabilire il confine con il mondo esterno.
Questa stimolazione cutanea contribuisce al rilassamento della persona contribuendo a ridurre stress, ansia e dolori.
Sempre la pelle, dopo il massaggio diventa più luminosa e liscia proprio per effetto della stimolazione tattile e della rimozione degli strati superficiali delle cellule morte.

L’obiettivo del massaggio svedese è quello di una sensazione di rilassamento mentale e benessere fisico migliorando così lo stato energetico generale. Proprio per questo tutte le persone che riceveranno il massaggio avvertiranno una sensazione di rinvigorimento come se le energie si fossero ricaricate.
Questo in parte è dovuto al rilascio di endorfine che, essendo prodotte dal cervello e dotate di una potente attività analgesica ed eccitante migliorano l’umore e gli stati d’animo.

Il massaggio trova indicazioni in molti casi, stress, cefalea, digestione, disturbi dell’umore, ritenzione idrica, tensioni muscolari, gambe gonfie, mal di schiena ed è molto utile per trattare soggetti immobilizzati o che cominciano terapia di riabilitazione dopo traumi o incidenti: si dimostra inoltre efficace in caso di edemi, problemi circolatori, crampi, vene varicose. Il massaggio calma i soggetti nervosi e, stressati e ansiosi, risveglia i depressi e scaccia le idee negative.

Il massaggio svedese si avvale di manualità dolci che agiscono sul corpo su più livelli producendo diversi effetti. Il primo effetto è il drenaggio perché la pressione esercitata dai movimenti con scivolamento favorisce il riflusso della circolazione venosa verso il cuore, in particolare lungo gli arti inferiori; l’azione meccanica di schiacciamento delicato e svuotamento delle vene attiva la velocità di circolazione.
L’effetto sarà sia a livello delle vene superficiali sia a livello di quelle profonde, a seconda dell’intensità del massaggio.
Sulla circolazione arteriosa, l’effetto positivo è indiretto poiché agisce con la manipolazione profonda delle masse muscolari. Il massaggio provoca un aumento dei globuli rossi, soprattutto a livello addominale, proprio per questo è indicato nelle anemie.

Il massaggio svedese agisce migliorando la circolazione linfatica.

La linfa può muoversi in tutte le direzioni nei capillari e nei plessi linfatici della pelle e del tessuto sottocutaneo: il suo movimento dipende da forze estranee al sistema linfatico come la gravità, la contrazione muscolare, il movimento passivo o il massaggio.
L’altro effetto meccanico, conseguenza del drenaggio, è l’eliminazione delle tossine. Infatti, il drenaggio, favorendo un’affluenza di sangue fresco, produce una migliore irrorazione dei tessuti e quindi un miglior approvvigionamento di nutrimento e ossigeno per i muscoli. In più l’azione riscaldante e di impastamento dissolvono gli accumuli di scorie nei tessuti e ne aiutano l’eliminazione. Drenaggio ed eliminazione delle tossine si traducono in una sensazione di maggior leggerezza ed eliminazione della stanchezza. L’effetto biochimico del massaggio si riscontra una modificazione biochimica dei tessuti, soprattutto del tessuto connettivo, che acquisisce una maggiore flessibilità.
Un’altra modificazione che si può osservare è quella che riguarda la produzione ormonale che cambia sia per mezzo delle varie ghiandole disseminate sotto la pelle, sia come conseguenza dello stress. Infine, grazie alla sua azione locale superficiale, il massaggio attiva i meccanismi di assimilazione e di eliminazione a livello della pelle, organo molto importante che respirando tramite i pori, assorbe una grande quantità di sostanze e di radiazioni. A livello della pelle esiste una grande quantità di recettori nervosi.
Il massaggio provoca un effetto sedativo stimolando armoniosamente l’insieme delle terminazioni nervose che sono più numerose sul viso, sui piedi e sulle mani.

Anche sulla colonna vertebrale ci sono molti centri nervosi neurovegetativi che permettono il rilassamento della muscolatura statica della schiena.
Per quanto riguarda il metabolismo di una persona esso viene accelerato durante il massaggio che stimola anche l’azione di filtraggio a livello renale.
Ecco perché subito dopo il trattamento si ha un aumento della quantità di urine con la conseguente eliminazione di residui azotati, cloruro di sodio e fosforo inorganico.
Il massaggio è molto utile nei casi di atrofia ossea, prodotta dall’immobilità conseguente a una frattura, in quanto sollecita la pelle, la circolazione sanguigna e linfatica, nonché i muscoli immobilizzati e ipotrofici. Infine l’ultimo ma forse più importante effetto del massaggio è quello dato dal contatto fra la persona che lo riceve e l’operatore: Il contatto corporeo è un elemento fondamentale per la strutturazione della personalità.

Fra i primati si osserva che se si priva una scimmia giovane dal contatto con la madre, la scimmia diventa dapprima depressa, poi asociale e aggressiva e poi, da questo punto in avanti, anche se le si permettono nuovamente i contatti corporei, essa riesce con fatica a reintegrarsi nel gruppo. Il piccolo può così anche morire di fame.

Proprio per questo possiamo dire che una buona integrazione sociale e lo sviluppo personale dipendono in gran parte dalla quantità e dalla qualità dei contatti corporei ricevuti.

Chi riceve un massaggio recupera la percezione della propria forma corporea, cosa che si traduce in una maggiore sensibilità, coordinazione e capacità di sentire il proprio corpo unito in tutte le sue parti.

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